Se adottate uno stile di vita poco attivo, la vostra abitudine nociva potrebbe accorciarvi la vita. A sostenerlo è una recente ricerca condotta da un team di studiosi dell’University of Sao Paulo School of Public Health di San Paolo, in Brasile, secondo cui – appunto – fare poco movimento è responsabile del 3,8% dei decessi in tutto il mondo. Un dato allarmante, che dovrebbe pertanto convincere i più sedentari a rompere ogni indugio, alzarsi dal divano, e ripetere un po’ di attività fisica con buona periodicità.
Stando ai ricercatori brasiliani, infatti, stare tutto il giorno seduti aumenta in maniera significativa non solamente il rischio concreto di ammalarsi di diabete di tipo 2, o ancora di sviluppare un cancro al colon oppure ai polmoni, o ulteriormente di soffrire di patologie cardiache. Secondo le conclusioni cui è giunta la ricerca, infatti, uno stile di vita troppo sedentario sarebbe in grado di pregiudicare anche il corretto flusso del sangue al cervello, aumentando così il rischio di malattie neurodegenerative.
Tutto male, dunque? Non proprio. Perché se i rischi sono gravi e concreti, la buona notizia è che è facile rimediare, ammesso che si decida di farlo, abbattendo il muro della pigrizia che sembra essere in grado di falcidiare le aspettative di salute di una buona parte delle persone (e, forse, anche dei nostri lettori).
In fondo, secondo gli studiosi sarebbe sufficiente sostituire mezz’ora di inattività con trenta minuti di esercizio fisico per ridurre fino al 50% il rischio morte prematura. Un bel passo in avanti che dovrebbe scongiurare qualsiasi alibi da eccessiva sedentarietà, e che forse potrebbe incoraggiare ben più di qualche persona ad abbandonare il divano.
A dimostrazione di ciò uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Preventive Medicine dall’American Cancer Society di Atlanta e dall’Università della Georgia di Athens, entrambe negli Stati Uniti, ha coinvolto un campione di più di 90 mila persone, le cui abitudini e il cui stato di salute è stato oggetto di monitoraggio per un periodo di tempo che va dal 1999 al 2014.
Ebbene, all’interno dello studio è emerso che tra i soggetti che l’analisi ha scelto di considerare sedentari (ovvero, coloro che svolgevano in media 17 minuti di attività fisica moderata o intensa al giorno), chi si alzava dalla sedia 30 minuti prima del solito e dedicava mezz’ora a un allenamento leggero era stata in grado di conseguire importanti benefici, e la diminuzione del 14% del rischio di mortalità precoce.
Non solo. Sempre secondo la ricerca, se l’esercizio era più intenso, la percentuale di rischio si è ridotta fino al 45%. In ogni caso, in termini di prevenzione e come principio generale, gli esperti consigliano di alzarsi ogni mezz’ora e camminare per qualche minuto.