La pandemia del nuovo coronavirus sta cambiando ogni aspetto della nostra vita, e ha costretto a rivedere anche i piani per la profilassi antinfluenzale. E così, in anticipo di circa un mese rispetto a quanto eravamo abituati ad osservare negli ultimi anni, il ministero della Salute ha diramato le linee guida con cui ci si dovrebbe predisporre alla nuova stagione epidemica.
L’anticipo della programmazione della campagna vaccinale dovrebbe essere funzionale a evitare che un eventuale peggioramento (peraltro, non certo imprevedibile) del contagio da Covid-19 risulti aggravata dalla concomitante circolazione del virus influenzale.
Naturalmente, il fatto che la campagna parta prima, non sta a significa che già a ottobre, invece di novembre, sarà possibile vaccinarsi. Il picco di dosi prenotate dalle Regioni saranno infatti inizialmente disponibili per le persone più anziane e per quelle che ne hanno più bisogno. E, dunque, buona parte degli italiani dovrebbero mettersi in fila.
Ma allora a chi sarà destinato l’antinfluenzale che sarà dispensato gratis da medici di famiglia e Asl da ottobre? Stando a quanto sancisce la circolare del ministero della Salute che era stata diramata nel mese di giugno, la vaccinazione gratuita è raccomandata in particolare ad alcune categorie di persone e, tra queste, chi ha più di 60 anni, le donne in gravidanza, chi soffre di malattie croniche dell’apparato respiratorio (tra cui asma grave e Bpco), dell’apparato cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite e acquisite), di diabete mellito e altre malattie metaboliche, chi ha una insufficienza renale o surrenale cronica, i pazienti oncologici, chi ha malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, chi ha epatopatie croniche, chi è ricoverato in strutture per lungodegenti.
Tra le categorie professionali a cui la vaccinazione gratuita è raccomandata ci sono poi i medici, le forze di polizia, i vigili del fuoco, gli allevatori, i veterinari.