Energy drink effetti negativi: sostanze legali ma pericolose, possono causare anche la morte
Negli ultimi giorni abbiamo dato una certa rilevanza ad una vicenda molto triste, che ha colpito un giovane studente americano di 16 anni, deceduto durante una lezione a scuola, dopo aver assunto diverse bevande a base di caffeina. L’autopsia effettuata sul corpo del ragazzo ha dimostrato come la causa primaria del decesso sia stata da imputarsi ad un’aritmia, un’anomalia del battito del cuore che ha smesso di pompare in maniera regolare, determinando così la morte del giovane.
L’aritmia, secondo il medico legale della contea di Richland, è stata a sua volta causata dall’eccessivo consumo di bevande energetiche alla caffeina. Una sostanza legale, e quindi generalmente non pericolosa, che però spesso, proprio a causa dell’elevata concentrazione che essa consente di ottenere, è sempre più oggetto di abuso da parte di molti giovani studenti.
Effetti, quelli sulla concentrazione, che tra l’altro non sono sempre effettivamente positivi, ma talvolta si trasformano in qualcosa di negativo: ovvero, difficoltà ad addormentarsi, iperattività, vari disturbi del sonno, senza contare che essi sono spesso anche causa di dipendenza, agitazione e battito cardiaco accelerato. Nei casi più estremi, come in quello del giovane studente americano, un consumo incontrollato può addirittura causare la morte.