Se segui il gregge, non riuscirai mai a superare il gregge. Puoi avere una carriera tranquilla e relativamente sicura ma… se vuoi comandare, devi correre qualche rischio.
In qualsiasi organizzazione ci sono momenti di verità in cui le persone brillano o si ritirano. Ci sono crisi, dove nessuno è sicuro di cosa fare; ci sono nuove idee e progetti che hanno bisogno di un leader che prenda il comando; e ci sono momenti di incertezza dove la direzione è necessaria ma manca. Questi sono tutti momenti in cui i leader si fanno avanti e i seguaci fanno un passo indietro.
Fortunatamente, il coraggio non è qualcosa con cui si nasce o meno. Il coraggio si può imparare. Pensi che i vigili del fuoco che si lanciano per spegnere un incendio siano nati coraggiosi? No, lo sono diventati con la pratica e la professionalità. Per prima cosa, hanno imparato a usare una scala. Poi sono stati addestrati a salire qualche metro in sicurezza. Poi sono stati esposti a un piccolo incendio in un secchio. E lentamente le altezze e gli incendi diventano sempre più grandi. Alla fine, le reclute diventano vigili del fuoco completamente addestrati. Fanno cose che a noi sembrano coraggiose, ma che per loro sono routine.
Come per i vigili del fuoco, così per i manager. Possiamo imparare il coraggio. Iniziare con piccoli passi. Spesso siamo più coraggiosi lontano dal lavoro: usa l’esperienza familiare e forse l’esperienza di volontariato per imparare a tenere duro, a spingere nuove idee e a prendere l’iniziativa. Al lavoro, fai volontariato per progetti discrezionali: sono una grande opportunità per imparare e svilupparsi. Impara a difendere i tuoi interessi; affronta le sfide quando le vedi piuttosto che lamentartene.
Il coraggio si costruisce un passo alla volta, il che significa non correre più di piccoli rischi all’inizio. I manager molto coraggiosi sono come i vigili del fuoco molto coraggiosi: rischiano una morte prematura. Una volta che si sa come prendere piccoli rischi, si possono prendere i rischi più grandi comodamente. Quando si ha familiarità con i rischi e si sa come gestirli, questi cessano di essere rischi.
Domandati pertanto: dove ti sei spinto oltre la tua zona di comfort negli ultimi tre mesi? Cosa hai imparato e come potresti migliorare? Dove vuoi spingerti nei prossimi tre mesi?
E ricorda: se segui il branco, non riuscirai mai a superarlo!