La Cappella Sistina è una grande cappella situata nella Città del Vaticano. È rinomata per la sua arte rinascimentale, e specialmente il soffitto dipinto da Michelangelo, attraendo ogni anno più di 5 milioni di visitatori.
La storia
La Cappella Sistina sorge sulle fondamenta di una cappella più antica chiamata Capella Magna. Nel 1477, il Papa Sisto IV ha promosso una ricostruzione della cappella, chiamata poi così in suo onore.
La cappella è lunga 40,23 metri, larga 13,40 metri e alta 20,70 metri. L’esterno della cappella è semplice e senza particolari elementi che diano accenni alla splendida decorazione interna. Papa Sisto IV commissionò a celebri pittori, tra cui Botticelli, la decorazione della cappella. Non tutti sanno che, inizialmente, il soffitto della Cappella Sistina era dipinto come un semplice cielo blu con le stelle.
Nel 1503, un nuovo papa, Giulio II, decise di cambiare alcune delle decorazioni della Cappella Sistina. Ordinò all’artista Michelangelo di farlo. Michelangelo si oppose, perché si considerava uno scultore, non un pittore, ed era impegnato a scolpire la tomba del re. Ma Papa Giulio insistette, e Michelangelo iniziò a lavorare al suo famoso soffitto affrescato nel 1508. Lavorò per quattro anni. Fu così fisicamente impegnativo che gli danneggiò permanentemente la vista.
Più di 20 anni dopo, Papa Clemente VII commissionò a Michelangelo il gigantesco affresco “Il Giudizio Universale” dietro l’altare. L’artista, allora sessantenne, lo dipinse dal 1536 al 1541.
I dipinti di Michelangelo
Nella parte più alta del soffitto, Michelangelo raffigurò nove scene della Genesi, tra cui “La separazione della luce dalle tenebre” all’estremità dell’altare e “L’ebbrezza di Noè” all’altra estremità. I pannelli più famosi sono “La creazione di Adamo” e “La caduta dell’uomo e la cacciata dal paradiso”. Immagini di profeti e sibille pagane circondano i pannelli, e contorti (e originariamente controversi) nudi maschili decorano gli angoli.
Il Giudizio Universale
Il Giudizio Universale raffigura la seconda venuta di Cristo, che sta giudicando tutta l’umanità. I benedetti sono sulla destra e si dirigono verso il paradiso, mentre i dannati sono sulla sinistra e vengono mandati all’inferno e torturati dai demoni. I principali personaggi biblici e cattolici appaiono nella scena, compresi Eva e diversi santi.
Le immagini segrete
Nel 1990, alcuni medici hanno suggerito che la forma del sedile volante e la figura di Dio nella “Creazione di Adamo” costituiscono un’immagine anatomicamente corretta del cervello umano. Nel 2010, è stato affermato che il pannello “La separazione della luce dalle tenebre” contiene un tronco di cervello umano. Altri teorici hanno suggerito che Michelangelo abbia raffigurato immagini di reni sul soffitto. Come scultore, Michelangelo era affascinato dalla forma umana. Studiava i cadaveri per avere un miglior senso dell’anatomia, e avrebbe avuto familiarità con il cervello umano.
Dipingere la Cappella Sistina fu un compito estenuante, e il rapporto di Michelangelo con la Chiesa cattolica divenne teso nel farlo. Forse per rappresentare la sua infelicità, nascose due autoritratti dall’aspetto miserabile nel “Giudizio Universale”: dipinse il suo volto defunto sulla testa mozzata di Oloferne e il suo viso macabro sulla pelle scorticata di San Bartolomeo.
I restauri
Un importante restauro della Cappella Sistina iniziò nel 1980. I restauratori passarono 14 anni a ripulire e risanare l’affresco, rimuovendo anche alcuni dei “drappi del pudore” che erano stati aggiunti al lavoro di Michelangelo.
Il restauro fu estremamente controverso. Alcuni critici sostengono che il restauro rimosse intenzionalmente un secondo strato di pittura, e che Michelangelo aveva intenzionalmente usato tinte più scure e ombrose per dare profondità alle figure. Altri dicono che il restauro fu essenziale per mantenere intatto il capolavoro e far rivivere la brillantezza della tavolozza di Michelangelo.