Reato di atti sessuali con minorenne. È questa l’accusa che è stata mossa alla donna di 35 anni che ha avuto un figlio da quella relazione clandestina
Accusata dalla Procura del reato di atti sessuali con un minorenne, l’operatrice sociosanitaria che aveva intrapreso una relazione sessuale con il giovane di 14 anni a cui impartiva lezioni private di doposcuola, si è macchiata di un grave reato e per lei le accuse sono molto forti. Secondo la Procura, la donna, che ha 35 anni, avrebbe potuto addirittura inquinare le prove a suo carico, e questo è il motivo per il quale si è deciso comunque di agire con una custodia cautelare.
Attualmente, la donna – che dalla relazione con il quattordicenne, che oggi di anni ne ha 15 ed è molto scosso dalla vicenda ha avuto un bambino, oggi di sette mesi – si trova quindi agli arresti domiciliari per evitare l’inquinamento delle prove. Sentito il legale che la difende, è emerso che la donna non prova alcun senso di colpa per quanto è accaduto.
Lei, intanto, sui social network lanciava da sempre indizi sulla sua maternità, e forse anche sulla follia con la quale aveva ricattato il ragazzino. Come quello stralcio di una nota canzone di Jovanotti: “Mormora la gente mormora. Falla tacere praticando l’allegria”.